Nel mese di maggio, i mercati finanziari hanno registrato performance positive, riprendendo la traiettoria di crescita osservata a inizio anno e raggiungendo nuovi massimi storici, dopo la pausa di aprile. Questa ripresa è attribuibile a risultati finanziari del primo trimestre superiori alle aspettative, segnali di allentamento dell’inflazione, un contesto geopolitico più stabile e una solida crescita economica. Questi fattori hanno alimentato l’ottimismo riguardo la possibilità di un atterraggio morbido per l’economia globale. Di conseguenza, i titoli azionari sono saliti e gli investitori hanno aumentato le aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte delle principali banche centrali.

Il mese è iniziato con prospettive positive, poiché gli investitori sono fiduciosi che la Banca Centrale Europea (BCE) ridurrà i tassi nella prossima riunione di giugno. L’inflazione dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI) nell’area dell’euro a marzo si è allineata alle aspettative, attestandosi a -0,1%. Il capo economista della BCE, Philip Lane, ha dichiarato che i dati di aprile hanno rafforzato la fiducia nel rapido ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo prefissato. Inoltre, il rallentamento delle tensioni geopolitiche ha contribuito a una diminuzione dei prezzi del petrolio, riducendo le preoccupazioni sulla persistenza dell’inflazione.

Un evento significativo si è verificato con la decisione della Riksbank svedese, dopo la Banca nazionale svizzera, di diventare la seconda banca centrale a ridurre i tassi in questo ciclo. Sebbene previsto, si è trattato del primo taglio dei tassi dal 2016. La Riksbank ha inoltre annunciato l’intenzione di effettuare ulteriori due riduzioni nella seconda metà del 2024, aumentando le aspettative che altre banche centrali possano seguire il suo esempio.

Negli Stati Uniti, la Federal Reserve ha mantenuto invariato il costo del denaro durante la riunione di maggio, in quanto i recenti indicatori hanno mostrato che l’attività economica continua a espandersi. Il mercato del lavoro rimane solido e il tasso di disoccupazione è basso. Sebbene l’inflazione sia rallentata, rimane ancora elevata, e pertanto si prevede un taglio dei tassi non prima della riunione di novembre.

Dopo la modesta correzione di aprile, i mercati azionari hanno continuato a guadagnare terreno. L’S&P 500 ha segnato un nuovo massimo con un incremento del +5% su base mensile, mentre il Nasdaq ha registrato un +7,20% grazie al rally dei titoli tecnologici americani. Anche i mercati europei hanno registrato performance positive, con l’indice EURO Stoxx 50 in aumento dell’1,30%, il DAX del 3,15%, il FTSE MIB del 3% e l’SMI del 5,5%. I mercati obbligazionari, invece, hanno perso terreno a maggio, adeguandosi a un ridimensionamento delle aspettative di tagli dei tassi negli Stati Uniti.