La performance complessiva per il mese di luglio è stata positiva per gl’indici dei mercati sviluppati, con una maggiore volatilità nella seconda metà del mese. L’incertezza riscontrata è da ricercare nei seguenti fattori:
- Il ritorno dei timori per la diffusione della variante Delta in molti paesi.
- Le pressioni su inflazione a causa della mancanza di manodopera, chip, legname e altri materiali.
- La radicale revisione di regolamentazione da parte del Governo cinese nei confronti di diversi settori quali le piattaforme internet, educazione e settore immobiliare.
L’evoluzione della pandemia COVID-19 resta probabilmente la preoccupazione maggiore; bisogna però essere consapevoli che l’evolversi di quanto elencato sopra potrà interrompere la crescita attuale e intaccare il trend dei mercati.
L’andamento positivo del mercato è dovuto essenzialmente dalla permanente posizione accomodante delle banche centrali e dai solidi risultati aziendali trimestrali. Per quanto concerne le banche centrali durante la sua ultima seduta la FED, ha confermato di voler mantenere, come previsto, i tassi d’interesse invariati e che si muoverà molto gradualmente verso un tapering degli stimoli unicamente se gli USA faranno ulteriori progressi economici. La BCE ha comunicato che i tassi di interesse resteranno ai loro livelli attuali, o inferiori, fino a quando non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% in modo duraturo. La BCE sta fornendo proiezioni di inflazione a +1,5% nel 2022 e +1,4% nel 2023, questo implica una lunga strada da percorrere prima di un aumento dei tassi.
Come inizialmente detto, il mese di luglio è stato positivo per gli indici dei mercati sviluppati: USA su massimi storici, Europa in leggero rialzo mentre Asia ha perso terreno ritornando su livelli di inizio anno e in certi casi anche sotto tali livelli.
Negli Stati Uniti l’indice S&P 500 ha chiuso il mese di luglio con una performance positiva di ca. 1.70%, segnando il sesto aumento mensile consecutivo. Bene anche il Nasdaq con una performance mensile di ca. 1%, sesto aumento mensile su sette mesi. Da inizio anno i 2 indici hanno performato il 17% S&P 500 e 14% Nasdaq. Luglio ha confermato il trend positivo in corso nel 2021. Il rendimento del Treasury US a 10 anni ha chiuso il mese a 1.2293%, dopo aver raggiunto il picco di 1.74% a fine marzo.
Leggero rialzo per l’Europa con indice Euro Stoxx 50 che chiude con un performance di 0.26%. Stesso andamento per FTSE MIB +0.30%, fa peggio DAX con -0.38%.
Bene la borsa Svizzera con l’indice SMI che fa segnare un +1.17% sul mese, grazie ai buoni risultati, spesso sopra le attese, della aziende svizzere. Questo ha fatto si che l’indice si stabilizzasse su i massi mi assoluti, toccando il picco di CHF 12’130.
Male i mercati asiatici. L’indice Hang Seng è crollato del -8.30%, il Nikkei di -4.94% e indice cinese CSI300 del 8%. Questa divergenza mercata con i principali mercati occidentali è dovuta dalle iniziative del governo cinese volte a invertire il trend di inclusione dei mercati cinesi a quelli internazionali, scoraggiando le quotazioni delle aziende tecnologiche a Wall Street e alla radicale revisione della regolamentazione cinese verso diversi settori quali le piattaforme internet, educazione e settore immobiliare.
Anche se il mese di agosto, causa vacanze estive, è solitamente un periodo debole per i mercati azionari ci aspettiamo che lo scenario base continui a rimanere favorevole. Tuttavia le incognite e le incertezze, come visto precedentemente, sono sempre dietro l’angolo. Manteniamo pertanto un’esposizione positiva ma prudente.