L’avvenimento principale del mese di gennaio è stato l’insediamento del presidente Joe Biden alla casa Bianca. Il neo presidente ha già provveduto a firmare diversi ordini esecutivi atti a cancellare le politiche del suo predecessore a partire dall’immigrazione, cambiamento climatico, uguaglianza razziale e Covid. Questi decreti sanciscono un nuovo inizio e vogliono essere un chiaro segnale per un miglioramento della situazione generale del paese. Lo step successivo sarà quello dell’approvazione del nuovo stimolo fiscale a sostegno dell’economia, in fase di discussione.
La FED e la BCE hanno tenuto i loro consueti incontri ma, come ci si aspettava, non hanno apportato nessun cambiamento alle attuali misure espansive di politica monetaria.
Per quanto riguarda i mercati finanziari il mese di gennaio si è chiuso positivamente per i mercati asiatici, con Cina +2.70%, Nikkei +0.80% e Hong Kong +3.80% . In leggero ribasso invece gli Stati Uniti, S&P -1.11%, ad eccezione di Nasdaq che ha guadagnato 1.42%. Pure Europa al ribasso con Euro Stoxx a -2%, con i periferici DAX -2.08% e FTSE MIB -2.97%. Indice Svizzero SMI in flessione a -1.05%. Da notare che le perdite sono state tutte registrate nell’ultima settimana del mese dopo che ad inizio anno il trend rialzista di fine 2020 sembrava prevalere. I motivi di questo ribasso si possono ricercare in diversi fattori quali:
- Situazione sanitaria ancora difficile, con difficoltà di approvvigionamento dei vaccini da parte delle società produttrici.
- La dura e lenta ripresa dell’economia. Assenza di crescita, specialmente in Europa , causa i prolungati lockdown imposti dai vari governi.
- Le elevate valutazioni azionarie
- Vicenda GameStop e il caos generato su alcuni titoli negli Stati Uniti da parte di una comunità di trader online.
Questi avvenimenti hanno spinto gli investitori a prendere profitto in chiusura del mese.
Pensiamo che anche per il mese di febbraio vi sarà una certa cautela sui mercati azionari. Il recupero sarà da valutare a partire dal secondo trimestre 2021.