Il mese di febbraio 2025 si è chiuso con segnali contrastanti sui mercati globali, tra l’incertezza economica negli Stati Uniti, la resilienza dell’Europa e l’evoluzione delle politiche monetarie delle principali banche centrali. L’equilibrio tra inflazione, crescita economica e tensioni geopolitiche ha definito il contesto di investimento.
Scenario macroeconomico e sviluppi politici
L’amministrazione Trump ha proseguito la sua agenda economica protezionista, intensificando le tensioni con la Cina e l’Unione Europea. I nuovi dazi imposti su prodotti tecnologici asiatici hanno alimentato la volatilità dei mercati, con effetti negativi sui titoli del settore semiconduttori. Inoltre, il rafforzamento delle misure anti-immigrazione e le incertezze legate alle politiche fiscali statunitensi hanno inciso sulla fiducia degli investitori.
In Europa, il piano EU InvestAI da 200 miliardi di euro ha sostenuto il sentiment positivo sui mercati, con una crescita dell’interesse verso il settore tecnologico e dell’innovazione. Il riavvicinamento tra Regno Unito e Unione Europea ha inoltre contribuito alla stabilità del mercato valutario, con la sterlina che ha mostrato una relativa forza contro il dollaro.
Mercati azionari: Europa in crescita, USA sotto pressione
I mercati azionari europei hanno mantenuto una tendenza positiva, con l’Eurostoxx 50 in crescita del 3.30% nel mese, trainato dai settori della tecnologia e delle energie rinnovabili. Il FTSE MIB ha registrato un rialzo del 5.70%, grazie alla buona performance del settore bancario e industriale.
Al contrario, Wall Street ha chiuso il mese in territorio misto, con il S&P 500 in calo del 1.40% e il Nasdaq in flessione del 4%. I cosiddetti “Magnifici 7” del tech hanno continuato a subire prese di profitto, mentre i titoli energetici e delle infrastrutture hanno mostrato maggiore resilienza.
Dopo un 2024 caratterizzato da una certa debolezza rispetto agli altri mercati internazionali, la Borsa svizzera ha registrato un crescente interesse da parte degli investitori nei primi mesi di quest’anno. Lo Swiss Market Index (SMI), sostenuto in particolare dai colossi Nestlé, Roche e Novartis, ha registrato un incremento del +3,20%.
In Asia, il mercato di Hang Seng ha registrato un ottimo +13%, trainato principalmente dal settore tecnologico. Questo rally riflette l’aumento dell’interesse da parte degli investitori stranieri verso la Cina, a seguito del lancio di DeepSeek, un modello di intelligenza artificiale che, nonostante una potenza di calcolo inferiore rispetto ai concorrenti statunitensi, ha suscitato grande attenzione verso le aziende tecnologiche cinesi.
Obbligazioni e politiche monetarie
Sul fronte obbligazionario, la volatilità ha dominato il mese. Il rendimento del Treasury decennale statunitense è sceso al 4,23%, mentre il Bund tedesco ha chiuso al 2,38%, segnalando una moderata fiducia verso una futura riduzione dei tassi d’interesse. La BCE ha mantenuto un approccio cauto, indicando possibili tagli ai tassi nelle prossime riunioni, mentre la Fed ha rinviato decisioni definitive in attesa di nuovi dati sull’inflazione.
Materie prime e valute
Il petrolio Brent ha oscillato intorno ai 75 dollari al barile, mentre l’oro ha toccato un massimo mensile di 2.950 dollari l’oncia, sostenuto dalla domanda di beni rifugio. Il dollaro è rimasto stabile nei confronti dell’euro, con il tasso di cambio EUR/USD stabile nel range 1.035 -1.05.
Prospettive e strategie d’investimento
Per i prossimi mesi, gli investitori dovranno monitorare con attenzione l’evoluzione delle politiche economiche globali e le decisioni delle banche centrali. L’incertezza rimane alta, ma la diversificazione e una gestione attenta del rischio possono offrire interessanti opportunità di investimento nel 2025.