Durante il mese di aprile i mercati hanno tirato un sospiro di sollievo, grazie specialmente ai segnali di un possibile allentamento della politica monetaria da parte delle banche centrali. Di conseguenza le principali borse mondiali hanno mostrato complessivamente una buona tenuta seppur con performance differenti tra loro. Persistono, tuttavia, ancora preoccupazioni per l’elevato livello dell’inflazione e per la tenuta del settore bancario dopo le vicissitudini appena riscontrate.

A livello aggregato, l’indice MSCI World ha ben performato sul mese, chiudendo a +1.9%. Negli Stati Uniti bene l’indice S&P 500 che chiude in positivo del 1.45%. Leggermente positivo anche indice tecnologico Nasdaq che chiuse a +0.30% dopo essere scivolato a -3.20% durante il mese. Questo recupero è avvenuto grazie alla pubblicazione di risultati trimestrali migliori del previsto dei colossi tech Microsoft, Alphabet e Meta. In tema di trimestrali, sorprende la buona tenuta degli utili aziendali anche in questo primo trimestre, considerati i timori di un rallentamento economico.

Buona la performance delle borse europee, con indice Euro Stoxx che si è apprezzato del +1.20%. Bene anche indice tedesco DAX +2.20%, in controtendenza indice italiano FTSE MIB con un -0.40% a causa del maggior peso nei titoli bancari. In ripresa anche indice svizzero SMI con un +3.10%. Andamento contrastante in Asia dove indice Giapponese Nikkei chiude positivo del +2.40%, mentre continua con la discesa l’indice di Hong Kong Hang Seng che chiude a -2.50%.

Bene nel complesso l’indice delle materie prime che chiude il mese di aprile in rialzo dello 0.20%. Questo risultato è dovuto principalmente dal buon andamento dell’oro che chiude con un +1.1%.

Sul fronte del mercato obbligazionario è stato un mese relativamente tranquillo, dopo lo shock del mese scorso relativo alle problematiche riscontrate nel settore bancario. I tassi dell’area euro sono incrementati e successivamente diminuiti, chiudendo leggermente al rialzo rispetto ai livelli del mese precedente.

Il fattore scatenante che potrebbe portare ad un aumento della volatilità a breve sui mercati finanziari sarà la crisi del debito, causa il veloce rialzo dei tassi degl’ultimi mesi. Al momento si sono registrati casi di insolvenza solo nel comparto delle banche regionali americane ma questo pericolo potrebbe espandersi anche ad altri settori in altre aree geografiche ed avere un impatto negativo per i mercati finanziari.