Nel mese di agosto 2024, i mercati finanziari globali hanno sperimentato una forte volatilità, influenzata da timori di una possibile recessione negli Stati Uniti, un inatteso aumento dei tassi di interesse in Giappone e segnali contrastanti provenienti dalle principali banche centrali. Sebbene la fine del mese abbia visto un recupero, le azioni hanno avuto un andamento irregolare, con una forte flessione all’inizio, quando gli investitori hanno temuto un rallentamento economico. Tuttavia, dati economici più favorevoli e le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, in cui ha indicato la possibilità di una futura riduzione dei tassi di interesse, hanno incoraggiato un ritorno degli investitori sul mercato.

L’indice S&P 500 ha registrato un’iniziale perdita significativa (-6%) a causa delle incertezze economiche globali, ma ha chiuso il mese con un guadagno del 2,30%, sostenuto da dati economici positivi nelle ultime settimane di agosto. Il Nasdaq, pur avendo sofferto di una correzione più marcata (-8%) per via della debolezza nel settore tecnologico, è riuscito a recuperare parte delle perdite, chiudendo in rialzo dello 0,65%, grazie alla forte domanda di semiconduttori e tecnologie legate all’intelligenza artificiale.

Anche in Europa, i mercati azionari hanno mostrato una certa volatilità. L’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso in rialzo dell’1,75%, nonostante le persistenti preoccupazioni riguardanti il rallentamento del settore manifatturiero tedesco e l’inflazione nell’area euro. Il mercato svizzero ha seguito un andamento simile: l’indice SMI ha chiuso il mese con un +1%, recuperando da un calo iniziale del 6,30%.

 Il mercato delle materie prime ha registrato andamenti contrastanti. Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, toccando i 2.535 dollari l’oncia, spinto dalla crescente domanda di beni rifugio in un contesto di incertezza macroeconomica e debolezza del dollaro. Al contrario, il petrolio Brent ha subito una flessione del 6,27%, a seguito delle aspettative di un aumento dell’offerta da parte dell’OPEC e del rallentamento della domanda in Cina.

Le previsioni per i mercati finanziari nei prossimi mesi indicano una volatilità persistente, con un mix di rischi e opportunità. Gli investitori continueranno a monitorare con attenzione le decisioni delle banche centrali, in particolare della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, oltre ai dati economici globali e alle tensioni geopolitiche, per orientare le loro strategie d’investimento. Sebbene vi siano segnali positivi di stabilizzazione, il contesto economico rimane complesso e soggetto a rapide variazioni.