Il periodo estivo appena passato è stato caratterizzato da volatilità sui mercati finanziari. Dopo un giugno positivo, si è notato un cambio di direzione. Dopo mesi di movimenti quasi esclusivamente positivi, il mercato in agosto è entrato in una fase di correzione salvo recuperare parte delle perdite negli ultimi giorni. Sul mese le azioni globali hanno perso il -2.5%  (MSCI World) e così hanno fatto anche i futures obbligazionari (il bund ha perso mezzo punto, mentre il decennale USA circa 1.5 punti).

Diversi i fattori che hanno contribuito a questo peggioramento tra cui; la presa di coscienza che le politiche monetarie messe in atto dalle principali banche centrali dei paesi sviluppati potrebbero rimanere restrittive più a lungo di quanto previsto. La debolezza dell’economia cinese che fatica a risolvere i propri problemi post pandemia. Il mercato del lavoro resta in generale solido, ma i recenti dati sui posti vacanti hanno segnalato una contrazione rispetto alle attese e ai dati precedenti.

I principali mercati azionari hanno chiuso il mese di agosto in ribasso dopo cinque mesi al rialzo, ma con un recupero nella seconda metà del mese che ha limitato significativamente le perdite. Negli Stati Uniti l’indice SP500 ha chiuso il mese con una perdita del -1.50%, recuperando da un -4.50% registrato a metà mese. Stesso andamento per il settore tecnologico con Nasdaq che inizialmente è diminuito del ca. -7% per poi recuperare e limitare i danni a -1.70%. Stessa dinamica pure su mercato svizzero con SMI che segna un -1.60% per il mese, dopo aver toccato il -4% . Peggio indice europeo Euro Stoxx che segna per agosto un -2.50%. Andamento debole per le Borse asiatiche dove continua a pesare la difficile congiuntura economica cinese con Nikkei perde il 2.50%, Hang Seng -8% e la borsa di Shanghai CSI 300 in flessione del 5.80%. Sono servite a poco, al momento, le varie misure presentate dall’autorità cinese per rilanciare il mercato azionario.

Nel breve termine l’ottimismo avuto sui mercati durante il primo semestre dell’anno è diminuito e le prospettive generali di mercato rimangono sfidanti. Anche se i timori di una recessione nei principali mercati sviluppati si sono dissipati, il processo di disinflazione è ancora in corso con i tassi di riferimento al loro massimo. Saranno le dinamiche macroeconomiche e le conseguenti decisioni delle principali Banche Centrali a guidare il trend dei mercati finanziari da qui fino a fine anno.